Come si Sviluppa una Analisi Organizzativa per le PMI

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Ecco alcuni Utili raccomandazioni da seguire per analizzare la Struttura Organizzativa …

Premessa

Come già trattato nell’articolo “La Struttura Organizzativa Efficace per le PMI”, la maggior parte delle PMI italiane non sono dotate di “Organigramma” o “Funzionigramma” (ossia dello schema grafico della distribuzione dei ruoli associati ai soggetti aziendali), né tantomeno di “Procedure” (ossia della codifica dei Processi aziendali) e ciò rappresenta un “ostacolo” concreto per poter condurre una utile Analisi dell’Organizzazione e della Struttura Organizzativa dell’Impresa, al fine di eliminare le Inefficienze ed ottimizzare la combinazione dei fattori produttivi.

Definizione di Organizzazione e di Struttura Organizzativa

In ambito Aziendale, una Organizzazione può essere definita come l’insieme dei Processi (intesi come “insieme di Attività” che trasformano l’Input (Es.: Materie Prime) in Output (Es.: Prodotti) tenendo conto di Risorse e Vincoli), dei Materiali, delle Persone che li sovrintendono, nonché degli Strumenti coordinati per il raggiungimento di un Obiettivo prefissato dal Management Aziendale. Da ciò deriva che la Struttura Organizzativa rappresenta un elaborato Schema Formale di Comunicazioni, Relazioni, Regole e Processi Decisionali, codificato in Azienda.  

Come si Sviluppa una Analisi Organizzativa per le PMI

Al fine di condurre una Analisi dei Processi Organizzativi “Efficace” (in grado di soddisfare gli Obiettivi) ed “Efficiente” (ottimizzando le risorse disponibili e nel minor tempo disponibile) occorre seguire i seguenti “step”:

  1. Individuazione dei Processi Aziendali: distinguendo quelli basati sulle Attività “Primarie” (Logistica Interna, Operations, Logistica Esterna, Marketing &Vendite e Servizi) da quelli basati sulle Attività “di Sviluppo” (Infrastruttura dell’Impresa, Gestione delle Risorse Umane, Sviluppo della Tecnologia e Approvvigionamenti) seguendo il Modello della Catena del Valore di M.E. Porter;  
  2. Analisi dei Processi Produttivi (se esistenti): suddividendo ciascuno di essi in Sotto-Processi e in singole Fasi di Processo evidenziando le Attività a “Valore Aggiunto” da quelle “Non a Valore” (contenenti gli “Sprechi”);
  3. Identificazione dei Soggetti Aziendali interessati: allocando ciascuno di essi a ciascuna Fase dei Sotto-Processi ed individuando le relative Mansioni, Ruoli e Responsabilità (in coordinamento con le altre Funzioni);
  4. Codifica delle Singole Procedure Aziendali: una volta ultimata la “Mappatura” dei Processi (ovvero la verifica e l’eventuale modifica degli stessi), occorre ultimare l’Analisi Organizzativa redigendo le Procedure scritte.

Conclusioni

In sintesi occorre ricordare sempre che ogni Azienda è diversa dall’altra, presentando peculiarità e problematiche differenti ed esclusive, ed è per questo motivo che ogni Analisi Organizzativa deve essere “personalizzata” per singola PMI, identificando le “soluzioni” che meglio si adattano ad un particolare contesto aziendale.